Barcellona, Madrid, Parigi, Roma….
Un comune nemico……un comune sentire….
MADRID
http://feministesindignades.blogspot.it/2014/02/a-por-todas-quincena-de-lucha-feminista.html
“Vogliamo tutto”
Quindici giorni di lotta femminista a Madrid dal 1 al 16 marzo 2014
Veniamo da qui e da là. Veniamo da lontano. Abbiamo trascorso anni lottando,percorrendo, camminando attraverso i femminismi e i transfemminismi.
Siamo lesbiche, trans, migranti, precarie….
Diversi volti e diverse corporeità che quest’anno convergono per lottare contro l’eteropatriarcato capitalista,la gerarchia ecclesistica e i tagli economiciche attentano ai nostri corpi, alle noste vite, ai nostri diritti e alle nostre libertà.
Ci siamo ripensate come movimento femminista e transfemminista autonomo qualche mese fa in una giornata di discussione intorno all’8 marzo. Lì abbiamo deciso di rendere visibili le lotte di ogni giorno in questi quindici giorni di azioni, workshop e riflessioni sovversive, radicali, anticapitaliste, antipatriarcali, creative e autonome.
Perchè noi non ci rassegnamo
Perchè vogliamo tutto
Perchè siamo noi a decidere
Perchè mettiamo la vita al centro
Perchè siamo molt* di più di quando abbiamo iniziato
“Ci prenderemo tutto”
BARCELLONA
È arrivata la quarta edizione delle Giornate di azione femminista autonoma
“Ne faremo delle belle!”
Come ogni anno ci rimbocchiamo le maniche per costruire un 8 marzo combattivo!
Quest’anno le giornate cominciano con la manifestazione notturna
“Facendoci forti, facciamolo insieme, la notte è nostra”, la notte del 7 marzo.
Donne, lesbiche e trans femministe propongono delle giornate autonome,
senza partiti nè sindacati, verso l’8 marzo per donne, lesbiche e trans.
Alcune iniziative non sono sul manifesto o devono ancora essere definite.
Potete mettervi al corrente di tutto quello che ci sarà durante le giornate in questo blog o in twitter
Vi aspettiamo!
http://feministesindignades.blogspot.it/2014/02/ja-estan-aqui-les-iv-jornades-daccio.html
PARIGI
“PER L’8 MARZO: DONNE SFRUTTATE, SENZA DOCUMENTI, DEI QUARTIERI; USCIAMO DALL’OMBRA!
ROMA
Cercare…scoprire…trovare…creare crepe….fessure…. squarci nell’esistente…
8 MARZO 2014
con chi è privata della libertà
sabato alle ore 11.00 sotto Rebibbia Femminile,
al pratone in fondo a via Bartolo Longo
Siamo rinchiuse in una gabbia di segni ideologici e culturali della società patriarcale e borghese, una gabbia che hanno costruito per noi e l’hanno chiamata “normalità”.
La nostra “normalità” è così l’esecuzione automatica, inconscia, della programmazione che il capitale, in cui attualmente il patriarcato si esprime, ha costruito per noi.
All’ingiunzione di regole di comportamento dettate dall’ideologia vincente si accompagnano sempre precisi divieti, stigma e punizioni.
Per questo il divieto e la paura di infrangerlo e relative conseguenze soffocano il nostro presente e il nostro futuro.
E non soltanto la nostra vita, ma anche le nostre lotte vorrebbero che fossero rinchiuse nella gabbia preparata per noi. Vorrebbero farci correre sulla ruota come i criceti, con l’illusione di arrivare da qualche parte, con l’illusione di lottare e vorrebbero farci girare sempre in tondo. Vorrebbero farci fare processioni per chiedere qualche grazia che una volta elargita sarebbe comunque un atto di potere e come tale, con lo stesso atto, potrebbe essere tolta.
Questa gabbia si può spezzare solo ponendo le nostre pratiche sociali e politiche in rapporto antagonistico con l’intera società borghese patriarcale che per attuare le strategie di controllo sociale usa strumenti diversi e,tra questi strumenti, in questo momento neoliberista, hanno un’importanza fondamentale la socialdemocrazia e il riformismo, comprese le componenti femminili, che nelle reti della comunicazione quotidiana fanno la guerra alla memoria e all’identità del movimento femminista, manipolandone la storia, strumentalizzando l’oppressione di genere, di razza, i diritti umani….falsificando la lettura della società e tentando di farne dimenticare la struttura e la divisione in classi.
Creando, così, una società che fa dell’antirazzismo-razzista, dell’antisessismo-sessista e della strumentalizzazione dei diritti umani il grimaldello per addomesticare le coscienze.
E per questo siamo state nel nostro percorso verso l’8 marzo
– il 15 febbraio a Ponte Galeria per “Spezzare la normalità dei Cie” perchè nessuna/o dica non sapevo, non pensavo, non credevo….perchè la detenzione per condizione e non per reato apre scenari impensabili di controllo sociale…quello che tocca ora alle migranti e ai migranti irregolari, può capitare a chiunqu* non sia gradit* al sistema…..
-tra il 17 e il 23 febbraio Femministe No Tav perchè una Valle deve poter decidere del proprio destino, perchè l’autodeterminazione della Val di Susa è la nostra autodeterminazione, perchè è proprio questo che è inaccettabile per questo sistema capitalista e patriarcale, nessuna/o deve poter decidere della propria vita….
-il 23 febbraio davanti a Rebibbia Femminile a salutare Chiara e tutte le detenute là dentro perchè la legalità di questo Stato è violenza e si esplica contro tutt* quell* che osano anche solo pensare di poter decidere del proprio destino……
-il 1 marzo al Fronte del Porto a confrontarci sulla necessità di ribadire la natura strutturale dell’oppressione di genere e sulla necessità del separatismo……
E’ per tutto questo che il nostro 8 marzo vuole
spezzare la “normalità”, cercare…scoprire….trovare….creare….crepe….fessure….squarci….nell’esistente che ci permettano di aprire scenari e immaginari oltre la ragionevolezza, oltre la possibilità…..
E’ per questo che gridiamo a gran voce che
la vostra legalità è violenza!
e sabato alle ore 11.00 saremo
a Rebibbia Femminile,
al pratone in fondo a via Bartolo Longo
per un 8 marzo con chi è privata della libertà.
Coordinamenta femminista e lesbica-Roma
coordinamenta.noblogs.org/coordinamenta@autistiche.org