Una bella lettera di Chiara dal carcere

SE POTESSI SCEGLIERE…

http://www.autistici.org/macerie/?p=29939
Qui sotto vi proponiamo una bella LETTERA DI CHIARA, che ci è appena
arrivata da dentro. Ne approfittiamo pure per comunicarvi una novità
importante: le indagini contro i quattro arrestati il 9 dicembre
sono state chiuse e IL PROCESSO SI APRIRÀ IL 18 MAGGIO prossimo, con il
rito del giudizio immediato, davanti alla Corte d’Assise di
Torino.

_«_Carcere delle Vallette, 20 gennaio 2014

_Se potessi scegliere mi troverei proprio dove sono._
_Tra i sentieri della Valle, per le vie di Torino, con i miei compagni
o specchiandomi negli occhi di donne e uomini sconosciuti, imparando ad
ascoltare, scegliendo di aspettare, correndo più veloce._
_Mi troverei dove si scopre il sapore dolce e intenso della lotta,
qualcuno ti stringe la mano che trema e si getta il cuore oltre
l’ostacolo. Lì dove il caldo, continuo e tenace abbraccio della
solidarietà non permette a chi è isolato di sentirsi solo, libera la
passione di chi è prigioniero e riempie la stanza di presenze amiche. _
_Mi sono chiesta qualche volta perché non accontentarmi del privilegio
di cittadinanza, avere quasi di sicuro una casa, qualche figlio, qualche
modo di mettere la pagnotta a tavola. Ma quando scopri che la libertà e
l’umanità sono un’altra cosa, quando ti accorgi che gli unici
motori della politica e dei gruppi di potere sono il privilegio e il
saccheggio, è troppo tardi per tornare indietro. Sei entrato in un
altro mondo, che è dove sono io adesso. _
_In questo luogo non c’è spazio per coloro che misurano la propria
misura morale su codici e leggi. Buttare in strada chi non paga
l’affitto o in un lager chi non ha documenti, produrre scorie
nucleari, salvare il capitale e distribuire miseria, militarizzare e
devastare territori. Tutto a norma di legge, in democrazia. Anche il
dissenso a condizione che non si metta davvero di traverso alla
realizzazione dei piani inesorabili del progresso e del profitto._
_Ma quando troppi zoccoli inceppano l’ingranaggio, se un uomo, una
piazza o una popolazione diventano imprevedibili ed efficaci, è
possibile sentire il rumore delle lame che si affilano. Il corpo delle
leggi a difesa delle proprietà pubblica e privata, gonfia tutti i suoi
muscoli. Se si scende in strada il giorno sbagliato (o giusto?), insieme
ai sampietrini si può raccoglier il macigno della Devastazione e
Saccheggio. Se si assume una pratica radicale contro il sistema sociale,
è pronta la scure dell’Associazione Sovversiva (o, con un salto in
più di fantasia, dell’Associazione a Delinquere). Per tutto il resto
si prepara la gabbia del Terrorismo. Qualunque opposizione reale procura
danni e rallenta l’avanzata dei progetti, alla fine ogni azione e
lotta efficace potrebbero essere imbrigliate in questa categoria di
repressione. Lo scopo è facile da individuare: una punizione esemplare
per qualcuno, un monito lanciato a tutti gli altri._
_Certo, l’idea di tutti gli anni di carcere evocati da tutte quelle
parole stringe lo stomaco in una morsa. È molto più doloroso però
immaginarsi inermi a guardare il mondo devastato per il vantaggio di
pochi. Da tutti noi, che abbiamo imparato la differenza tra giusto e
legale e assaporato il gusto di riprenderci le strade e i boschi, con la
minaccia della galera non otterranno un granché. E neanche ci
inganneranno con il valore simbolico delle loro accuse, perché sappiamo
da dove nasce il terrore e ne conosciamo i manganelli, i gas, le reti. E
gli eserciti, le armi, le sbarre._
_Non dobbiamo avere paura. Lasciamola respirare a quelli che vivono
blindati in un’esistenza spesa a difesa dei propri privilegi e delle
proprie mire di saccheggio._
_Io, in questa gabbia ho i polmoni pieni della libertà che ho imparato
ad amare lottando, tra i sentieri e per le vie._
_E come me molti altri. Voi. Solidali, complici e inarrestabili._

Chiara_»_

Ricordiamo che Chiara è stata trasferita e il nuovo indirizzo al quale
scriverle è:
  Chiara Zenobi
  Casa Circondariale Rebibbia
  via Bartolo Longo, 92
  00156 Roma

Questa voce è stata pubblicata in Adottiamo una prigioniera politica, Carcere, NoTav, Repressione e contrassegnata con , . Contrassegna il permalink.