Mayday, Mayday!
Elisabetta Teghil
“…….Ci hanno insegnato la meraviglia verso la gente che ruba il pane, ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame.”
(Nella mia ora di libertà – Fabrizio De André)
I mercati hanno lanciato il Mayday, Mayday! pensavano, poverini,che non ci fosse conflittualità sociale in Italia e che il malcontento verso le politiche neoliberiste fosse relegato alle/ai solite/i quattro gatte/i.
Invece il M5S è il primo partito alla Camera con il 25,55% dei voti.
E’ una posizione di protesta verso le politiche di austerità che, però, raccoglie adesioni trasversalmente, che è interclassista e che ha posto il problema del rifiuto dei partiti tradizionali.
Ma,allo stesso tempo, dimostra che le italiane e gli italiani si affidano ancora al gioco della così detta democrazia parlamentare pensando, evidentemente, che sia possibile cambiare le istituzioni dal di dentro.
L’astensionismo è aumentato del 6%, portando la percentuale delle/degli astenuti al 25%.
L’astensionismo è endemico nelle società a capitalismo avanzato e tende ad aumentare ad ogni tornata elettorale. Ma la parte di chi si astiene nella consapevolezza che la democrazia parlamentare sia un teatrino e che i partiti, ognuno in maniera diversa, coprano un ruolo che ha delegato loro questo sistema, in modo che, nella parvenza del cambiamento, nulla in effetti cambi sostanzialmente sulle scelte di fondo, è ancora una minoranza. La maggior parte dell’astensionismo riflette sensazioni di esclusione e di sfiducia o del qualunquista “la politica è sporca”.
Contemporaneamente, un partito assolutamente liberista come il PD ha ancora il 25,41% dei voti che sono rappresentati da un popolo che si sente formalmente di sinistra, ma che ha interiorizzato le posizioni estremamente reazionarie e intolleranti di quella che non è altro che la destra moderna, attraverso il “politicamente corretto” che è un’arma fortissima di manipolazione delle coscienze.
Berlusconi e il Pdl hanno recuperato moltissimo, rispondendo a esigenze, addirittura banali, del loro elettorato, chiarendo che hanno come referente la piccola e media imprenditoria nazionale, mentre il PD ha i referenti fuori, nelle multinazionali anglo-americane. E, infatti, si guarda bene dal fare qualche affermazione fattiva reale che non riguardi i mercati.
La responsabilità politica di aver consegnato l’Italia al PD, e quindi al neoliberismo sfrenato, è del Sel, gestito per pura ambizione personale e destinato a sparire.
Rivoluzione Civile, poi, è un organismo geneticamente modificato rispetto alla sinistra.
Per il premio di maggioranza, la coalizione di centro sinistra alla Camera è in una botte di ferro , mentre al Senato no. Questo significa che si pone il problema ,per il PD, di come muoversi.
Ha già dichiarato la sua apertura al M5S, ma è un gioco, perchè il PD stesso non vorrebbe assolutamente un’alleanza del genere . Sa benissimo che le due posizioni sono incompatibili e ci sarà un rifiuto, ma , in questo modo, può coprirsi le spalle e potrà permettersi le alleanze più perverse, leggi con Monti, per poter attuare il progetto neoliberista.
Allo stesso tempo il Pdl si è offerto al PD,ma anche questo è un gioco, perchè sa che il PD, con tutto quello che ha detto di Berlusconi ,presentandolo come il diavolo in persona, non si può permettere un’alleanza del genere. Il Pdl ne esce pulito rispetto alla governabilità del paese.
Si assisterà, allora, all’assalto del PD agli eletti/e del M5S. Verranno adescati ad uno ad uno, e bisogna vedere come risponderanno, quanti cederanno, quanti si venderanno……. Se non dovesse funzionare questo metodo, in alternativa e/o in contemporanea, verranno buttate in pasto all’opinione pubblica le loro vicende private, verranno orchestrati scandali….senza esclusione di colpi e senza nessuno scrupolo.
Per noi femministe è molto importante analizzare quello che è successo con le elezioni e come si muoverà il quadro politico per evitare strumentalizzazioni che nei confronti delle donne attualmente sono molto forti.
C’è la possibilità reale che il PD usi la piazza (certo non in prima persona come Partito, ma attraverso strutture create ad hoc come è stato per Snoq…..) contro decisioni, o a favore di decisioni, che verranno o non verranno prese..Dobbiamo stare estremamente attente ,come femministe, dato che le donne sono un campo forte di strumentalizzazione. Dobbiamo avere sempre ben chiaro il fine e gli obiettivi che si pongono le varie componenti politiche perchè la strumentalizzazione delle diversità e dei diritti umani è uno dei cavalli di battaglia delle forze neoliberiste sia sul fronte interno che su quello esterno delle guerre neocoloniali.
Ci sono molte similitudini fra quello che è successo con queste elezioni e quello che è successo con le elezioni in Grecia: Syriza al 27% è un po’ il M5S che raccoglie gli elementi contrari alla politica neoliberista e Nea Democratia è come il PD, sfrenatamente neoliberista, e attestato al 30% e ha trovato l’alleanza del Pasok con il 13,00% dei voti per poter portare avanti una politica lacrime e sangue.
Berlusconi è l’anomalia italiana che ha fatto sì che qui da noi non ci sia stato spazio reale per i neonazisti come Alba Dorata perchè ha coagulato il malcontento e il dissesnso a destra prendendo posizioni contro l’austerità.
Ci stiamo avviando, nell’immediato, verso una situazione di stampo greco e, in una prospettiva più lunga, dopo un travagliato e doloroso cammino per la popolazione, approderemo al modello statunitense.
Non occorre un grande sforzo di immaginazione.