> Oggi la smantellamento dell’ Università, dovuto alle riforme degli ultimi vent’anni, si sta materializzando in tutte le sue componenti. Parliamo di un’offerta formativa minima, di servizi agli studenti ridotti ai minimi termini, di una gestione delle poche risorse a disposizione degli Atenei all’insegna dello spreco, della privatizzazione continua dei servizi. Ogni parte dell’organizzazione dell’industria-La Sapienza, non è a misura dello studente ma dipende dagli interessi speculativi di chi la gestisce. Tutto questo è stato giustificato negli anni attraverso la retorica della razionalizzazione e del merito; una menzogna che non ci piace perchè sottende solo ed esclusivamente un meccanismo classista di mantenimento del privilegio dei pochi. Per tenere in piedi questo impianto, il rettore Frati, da bravo governatore del suo feudo, restringe gli spazi di mobilità nei quali gli studenti e le studentesse si possono esprimere. Uno di questi spazi è quello delle feste, essenziali per noi per autofinanziare i collettivi di facoltà, finanziare le nostre lotte contro questo stato di cose e creare momenti di socialità.
> Il 18 ottobre avevamo programmato una festa in sostegno della nascente palestra autogestita Dario Simonetti e di autofinanziamento
> dei collettivi. La festa non era stata autorizzata dal rettore perché, nel momento in cui ci eravamo recati presso l’ufficio eventi, ci era stato detto che era già calendarizzato un evento e non ea possibile svolgere la festa. La persona responsabile ci aveva detto che, comunque, il rettore non avrebbe autorizzato altre feste. Nè durante il giorno né durante la sera abbiano notato alcun evento in città universitaria.
> Nonostante il rifiuto di accogliere la nostra richiesta (e, anzi, ancora più motivati) abbiamo deciso di organizzarla comunque, perché, come diciamo sempre, l’università è di chi la vive e in quanto studenti e studentesse abbiamo ritenuto opportuno riappropriarci di questo luogo per creare aggregazione e socialità.
> Vogliamo sottolineare un aspetto: da mesi la città universitaria è stata trasformata in un centro commerciale a cielo aperto, affollata quotidianamente da stand, promoter, eventi di marketing con cui i privati (Infostrada, Coca Cola, Redbull…) vengono a fare profitto in un luogo in cui non dovrebbero nemmeno avere accesso. Uno degli esempi più lampanti è stata l’agibilità data alla Redbull per la festa svolta
> due settimane fa per puro scopo commerciale.
> Durante il pomeriggio, mentre proseguiva senza problemi l’allestimento della festa, dagli uffici del Rettorato sono iniziate ad arrivare gravi minacce di ripercussione su noi studenti e non solo.
> Abbiamo cercato un dialogo col rettore che, dopo essersi fatto aspettare tre ore, ha pensato bene di uscire dalla porta e dirigersi rapidamente verso l’auto. Nel frattempo, protetto dagli agenti del Commissariato, Frati continuava ad assicurarci che era disposto al dialogo.
> Nel momento in cui uno di noi ha tentato di esporre le nostre ragioni e denunciare le ripetute minacce ricevute, si è girato sostenendo di “non avere niente da dire” e ha cercato di entrare in macchina spintonando violentemente una studentessa.
> Una volta in macchina, ha tentato di investire alcuni di noi che gli si erano parati davanti per impedirgli di fuggire per l’ennesima volta
> da un confronto con noi. Un’altra delle spiegazioni che pretendevamo da lui era la ragione per cui fosse stata chiamata l’unità cinofila della guardia di finanza.
> Per tutti questi motivi (minacce, finanza, rischio di ritorsioni) abbiamo deciso di rimandare la festa, con tutti i disagi del caso.
> Sentiamo ora la necessità di rispondere con una mobilitazione.
> Qualcuno si è messo in testa di gestire l’ateneo secondo i propri comodi e per fare i propri profitti, ma l’università non è loro, e di noi studenti e studentesse.
> Vogliamo riprenderci tutto, da spazi e momenti di socialità alla possibilità di incidere attivamente e collettivamente sull’università.
>
> Collettivi autorganizzati Sapienza
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> collettiviautorganizzatisapienza@autistici.org
>
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> Collettiviautorganizzatisapienza mailing list
> Collettiviautorganizzatisapienza@autistici.org
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Femminismo: paradigma della Violenza/Non Violenza
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