Un’interessante trasmissione di Radio Blackout
Datacenter, il lato sommerso dell’AI-ceberg. Tecnica, guerra, sacralità.
“Torino, l’Ai cerca spazio in città: in arrivo altri 5 data center. Appena inaugurato quello di Rai way in via Verdi, la Cittadella dell’Aerospazio di corso Marche ipotizza un grande server in tandem con Leonardo. Ma altri sono in (probabile) arrivo targati Avio, Bbbell, Enel e, soprattutto, Hines, che prepara un maxi progetto con la costruzione di sei edifici alti 30 metri a due passi dall’aeroporto di Caselle“.
Dalla rassegna stampa delle ultime settimane lo spunto per provare ad interrogare un’industria, in larga parte urbana, centrale per alimentare il mondo-guerra e quanto mai “nebulosa”. Non soltanto in quanto sostrato materiale della “nuvola” (il cloud), ma piuttosto perchè le infrastrutture raggruppate sotto il termine di “Datacenter” sono estremamente varie e i luoghi in cui sorgono securizzati e poco inclini alla visibilità. Spazio fisico di archiviazione e di analisi in tempo reale di dati – la cantina di Internet e dell’AI – e al contempo tecnologia della memoria funzionale alla governamentalità algoritmica, il Datacenter è un apparato centrale del tecno-capitalismo e delle sue guerre.
Qui gli indirizzi dei datacenter a Torino.
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Datacenter, il lato sommerso dell’AI-ceberg. Tecnica, guerra, sacralità.
Oltre al comparto bellico, al ruolo del Politecnico, di Leonardo, dell’aerospazio, uno dei fronti interni a noi prossimi su cui affinare lo sguardo sarà il nesso tra Datacenter e agroindustria. Il 31 gennaio 2024 è stato approvato un protocollo di intesa relativo all’agricoltura di precisione, o agricoltura 4.0, tra il Politecnico di Torino e il Comune di Saluzzo, che da 78 anni ospita la “Mostra della Meccanica Agricola”, dove oggi vengono esposti enormi trattori e macchine per lavorare la terra sempre più “smart” e costosi. Dopo lo sradicamento dell’agricoltura contadina, di fronte alla possibile conflittualità dei braccianti sfruttati, la pax capitalista sancita dall’alleanza tra grande capitale agroindustriale, politica, polizia e cooperative trova nel Datacenter un fondamentale alleato. I droni con AI per la raccolta delle mele fabbricati dall’israeliana Tevel e sperimentati a Saluzzo dall’azienda Rivoira possono lavorare 24 ore su 24, svolgendo la loro mansione con efficienza e soprattutto senza protestare. Continua a leggere