Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 29 agosto 2024

Zardins Magnetics di giovedì 29 agosto 2024

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

Ribelli si nasce. Esiste un istinto, una sensibilità che non si
accontenta della sola visione, della sola teoria, di una prospettiva di
organizzazione della vita differente, come in parte le religioni hanno
promesso, ma desidera realizzarle, con semplicità, per vivere meglio,
anche «con gente migliore con cui vivere».
Tentiamo un intreccio narrativo che ci porta da Trieste all’Andalusia,
a cavallo tra ‘800 e ‘900, alla ricerca  della tensione giusta per
trasformare il presente…

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

Riascolta le trasmissioni passate:
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

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Democrazie reali

DEMOCRAZIE REALI

Israele come laboratorio e modello della nuova modernità per un Occidente sempre più in crisi.

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Questo opuscolo nasce a seguito di un’iniziativa svoltasi a Pisa il 15 marzo 2024, organizzata da un gruppo di solidali con la resistenza palestinese, con interventi dell’assemblea NO CPR Torino e Giovani Palestinesi d’Italia, la quale ha iniziato a riflettere collettivamente sulla natura di Israele come Stato a ordinamento democratico e, proprio in virtù di ciò, come modello per le altre democrazie occidentali.
Contatti: democrazie.reali@autistiche.org

Nell’aprire questo opuscolo sulla natura e la traiettoria dell’avventura coloniale sionista in terra mediorientale non possiamo non registrare come per buona parte del mondo dei/delle solidal* con la causa palestinese sia ancora piuttosto arduo annoverare Israele tra le democrazie realizzate. Ogni volta che qualche opinion leader arruolat* nella difesa del sionismo definisce Israele come unica democrazia in Medio Oriente, attivist* e solidali con la causa palestinese saltano sulla sedia e si sperticano nell’aggiungere virgolette o nel negare che possa essere realmente democratico l’involucro istituzionale di un progetto coloniale ed etnocratico.
Da questo punto di vista, almeno in termini di realismo e proprietà di linguaggio, possiamo dire che, ancora una volta, il nemico è un passo avanti a noi. Se infatti nel cosiddetto Occidente collettivo il grosso delle forze politiche, di tutti i colori e gli schieramenti, non ha più dubbi e, per simmetrico rispecchiamento, assegna ad ogni occasione una patente di democraticità allo Stato ebraico, per molti/e critic* di Israele l’attaccamento quasi sentimentale alla categoria della democrazia, intesa come forma Stato intrinsecamente positiva, rimane invece un ostacolo insuperabile al riconoscimento della natura democratica delle istituzioni e della società israeliane. Tali resistenze si spiegano con delle obiezioni apparentemente
4
solide: sebbene possieda gran parte dei requisiti2 richiesti per essere considerato uno Stato liberale, Israele mantiene la minoranza araba, il 20% della popolazione totale, in una condizione di discriminazione formale3, con diritti di cittadinanza limitati, e sostanziale, mediante politiche educative e sociali mirate a ghettizzare ed emarginare, mentre i/le cittadin* ebre* godono pienamente di tutti i diritti riconosciuti dalla legge. Inoltre, come è noto e ormai riconosciuto persino da Amnesty International, in West Bank, al sofisticato sistema di apartheid eretto scientificamente per segregare i/le nativ* palestinesi, si affianca l’estensione della legalità (e di una totale impunità) israeliana agli/alle 800.000 colon* che abitano negli insediamenti: un doppio standard evidente che, da solo4, basta per svelare il progetto di purezza ed esclusività etnico-religiosa incarnato nello e dallo Stato israeliano[…]

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Campagna per la liberazione delle ReSisters

Campagna per la liberazione delle ReSisters

da  https://www.nicolettapoidimani.it/?p=2240    Segnalo la campagna di liberazione delle prigioniere palestinesi Smantellare Damon: Liberare le ReSisters!

Il movimento delle donne palestinesi Alkarama chiede a tutti i collettivi e movimenti femministi di seguire la campagna su https://instagram.com/dismantle_damon e sulla rete Instagram di Alkarama @alkarama_mmp per partecipare attivamente alle loro attività e condividere massicciamente le loro notizie e materiali.

Questo il loro appello:

SMANTELLARE DAMON: LIBERARE LE RESISTERS!
Il 3 agosto, Giornata Internazionale di Solidarietà con Gaza e i Prigionieri, sono passati 300 giorni dall’inizio del genocidio sionista a Gaza, sostenuto dagli Stati Uniti e dall’Europa. In risposta all’appello urgente delle nostre sorelle palestinesi a mobilitarci in solidarietà con Gaza, abbiamo lanciato una nuova campagna: Smantellare Damon: Liberare le ReSisters.
Questa campagna richiede lo smantellamento immediato della prigione di Damon e il rilascio di tutte le donne palestinesi imprigionate lì. Mentre la campagna si concentra su Damon e sulle donne detenute, non possiamo ignorare la realtà che tutte le prigioni coloniali sioniste devono essere smantellate e che tutti i prigionieri palestinesi devono essere rilasciati. […]

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ISRAELE COME MONDO: il tecno-colonialismo 4.0

https://ilrovescio.info/?s=Israele+come+mondo

ISRAELE COME MONDO:
IL TECNO-COLONIALISMO 4.0

Il conflitto globale in divenire, e in particolar modo il genocidio in atto a Gaza, oltre a suscitare doverose mobilitazioni, azioni di sabotaggio, occupazioni
e boicottaggi in svariate parti del mondo, sta anche generando contributi alla messa in discussione dell’intero modello occidentale, rendendo maggiormente
evidente come la sua ristrutturazione in chiave iper-tecnologica sia finalizzata alla gestione capillare degli individui e dei territori.
A nostro avviso non c’è niente di meglio del modello democratico israeliano che possa rappresentare ciò che è il fine ultimo del progetto denominato
smart world. Come già ribadito in altre occasioni, siamo di fronte ad una ristrutturazione sociale che avrà conseguenze devastanti sull’intero vivente, e ciò
che comporterà lo possiamo vedere chiaramente in Palestina: analisi dei territori, raccolta dati sugli individui, elaborazione e predizione algoritmica,
calcolo dei danni collaterali, confinamento e infine attacco militare.
E’ un dato di fatto che gli sviluppi tecnologici testati in Palestina (ma in generale nelle guerre) vengono venduti all’occidente per essere utilizzati all’interno dei
contesti urbani, diventando parte fondamentale della trasformazione in corso. Lo Stato di Israele è ad oggi leader mondiale per ciò che riguarda le tecnologie
biometriche e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Traguardo raggiunto in decenni di occupazione, durante la quale ha potuto sperimentare tutto ciò direttamente
sulla popolazione palestinese. Ci teniamo a sottolineare inoltre, che sono molteplici i progetti direttamente commissionati e finanziati da alcuni Stati occidentali, il
che evidenzia ulteriormente quali strumenti si prefiggono di utilizzare anche qui da noi.
Le smart city, spacciate come eco-sostenibili e luoghi inclusivi, in realtà sono progettate e realizzate per monitorare, gestire, reprimere ed escludere gli individui
proprio come accade in Palestina. Troviamo pertanto opportuno definire tale processo di trasformazione globale tecno-colonialismo, per via del fatto che
l’implementazione dei sistemi bio-tecnologici-digitali stanno letteralmente colonizzando sia i luoghi che i nostri corpi, arrivando a modificare anche i nostri
pensieri e le nostre percezioni, nel tentativo di imporsi come unico paradigma universale.

continua a leggere qui Israele-come-mondo

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 8 agosto 2024

Zardins Magnetics di giovedì 8 agosto 2024

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

✓ Le mani dei rivoluzionari, mani lente e decise. Altre considerazioni sull’autogestione
✓ Punti cardinali

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/giovedì 1 agosto 2024

Zardins Magnetics di giovedì 1 agosto 2024

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

✓ La tortura nel contesto del genocidio in Palestina. Un opuscolo
✓ Inattesi

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

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https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

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I fatti che non sussistono e quelli che sussistono

Riceviamo da Trieste e pubblichiamo

I FATTI CHE NON SUSSISTONO E QUELLI CHE SUSSISTONO

Oggi ( lunedì 29 luglio n.d.r.) il tribunale di Trieste ha assolto le cinque persone portate a
processo perché accusate di aver violato il divieto a manifestare in
centro città, in vigore dal primo novembre 2021 al primo maggio 2022.
L’assoluzione è stata con formula piena: “il fatto non sussiste”. Il
presidio di oggi, davanti al tribunale, si è inevitabilmente concluso
con un brindisi. Ma certi fatti sussistono eccome. Sussiste il fatto dei
processi politici imbastiti per colpire la mobilitazione contro il green
pass, che spesso non reggono nelle aule giudiziarie. Sussiste il fatto
che dall’infame emergenzialismo “covid” non si è tornati del tutto
indietro, ad esempio sul diritto a manifestare, ancora conculcato e
represso. Sussiste il fatto che in Palestina si sta consumando un
genocidio spalleggiato anche dal governo italiano. Sussiste il fatto che
mentre la sanità pubblica è sempre più saccheggiata, siamo ormai giunti
al nono pacchetto di armi italiane a Zelensky. Sussiste il fatto che la
Nato e l’Unione Europea ci stanno trascinando verso la terza guerra
mondiale. Sussiste il fatto che mentre la maggioranza dei cittadini
soffre, qualcuno sta guadagnando enormemente da tutto ciò.
La guerra, l’autoritarismo e l’oppressione sussistono eccome, a noi il
compito di tradurre in fatti la nostra volontà di pace, libertà e
giustizia.

AVANTI NELLA RESISTENZA!

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Podcast dell’Iniziativa del 18 luglio 2024/ Secondo Incontro/Che cos’è la Smart City? e la Città dei 15 minuti?

Secondo Incontro/Che cos’è la Smart City? e la Città dei 15 minuti? 

https://nogreenpassroma.noblogs.org/

Podcast dell’iniziativa di giovedì 18 luglio 2024 organizzata dall’Assemblea romana contro il green pass che potete trovare anche qui

Considerazioni generali e introduzione al video   PARTE PRIMA

Commenti post video/ considerazioni sulla situazione in varie città/ considerazioni aperte su Roma e Giubileo/ Dibattito. PARTE SECONDA

Buon ascolto!

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Sabotaggi in Francia in occasione delle Olimpiadi 2024

Sabotaggi in Francia in occasione delle Olimpiadi 2024

Venerdì 26 in Francia, poco prima dell’apertura ufficiale delle Olimpiadi 2024 a Parigi, sono state incendiate centraline nodali della rete ferroviaria per danneggiare gli impianti delle linee ad alta velocità. L’attacco ha comportato il collasso anche delle linee secondarie e in pratica della rete ferroviaria francese del nord. Compromessi anche i collegamenti con la Gran Bretagna.

Questa notte sono state sabotate reti in fibra ottica di diversi operatori in sei dipartimenti. Il governo francese ha confermato che diverse linee di telecomunicazione sono state colpite da atti di vandalismo. I dipartimenti colpiti sono Bouches-du-Rhône, Aude, Oise, Hérault, Meuse e Drôme.

Queste notizie sono state sì divulgate ma anche passate sotto silenzio, minimizzato l’ impatto sul funzionamento di reti e servizi. Se il governo francese avesse avuto la convenienza avrebbe enfatizzato le azioni e la risposta del potere, e invece no perché fondamentalmente ha paura dell’effetto imitazione positiva. Touché.

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Giovedì 1 agosto/Battiture per la libertà!

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ Giovedì 25 luglio 2024

Zardins Magnetics di giovedì 25 luglio 2024

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

✓ Le mani dei rivoluzionari, mani impazienti e logore. Considerazioni e lezioni dal passato su autogestione e metodo libertario.
✓ Le mani, i pensieri, i cuori dei prigionieri. Un’estate di rivolte.

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

Riascolta le trasmissioni passate:
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

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Sabato 27 luglio/ dall’aperitivo a notte fonda!

Noi ci andiamo! Buona Estate!

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Torino. Lo chiamano bene comune…

https://ilrovescio.info/2024/07/20/torino-lo-chiamano-bene-comune/

Torino. Lo chiamano bene comune…

CONTRO I BENI COMUNI
CONTRO LA CITTÀ GREEN E SMART
FUORI I BUONI DAL QUARTIERE!

Nella notte di mercoledì 10 luglio, alcune anime cattive hanno pensato di guastare la festa che la Fondazione di Comunità di Porta Palazzo (nella nuova veste di Fondazione Community Land Trust Terreno comune) aveva organizzato per l’indomani, per celebrare l’acquisto con fondi di Compagnia di San Paolo, terzo settore e privati, con l’appoggio del Comune PD e SE dell’immobile sito in corso Giulio Cesare 34.
A questo indirizzo si trova un palazzo che fino a qualche anno fa era occupato e che è stato sgomberato nel silenzio in epoca pandemica. Qui la classe dei “buoni” che governa la città vuole sperimentare una nuova frontiera della speculazione urbana, una speculazione dolce, come piace a loro, secondo il paradigma dei beni comuni.

Alcune scritte sono apparse sui muri del palazzo “-filantropi +licantropi”, “PD e SE per ogni sgombero un bene comune”, “fuori i buoni dal quartiere”, “PD ama Molino”, insieme ad un foglio murale per comunicare ai passanti l’ennesimo perverso capitolo della guerra ai poveri portata avanti dai padroni di Torino.

Foto e foglio murale in allegato.

Qui un articolo della stampa locale:
https://www.torinoggi.it/2024/07/12/leggi-notizia/argomenti/attualita-8/articolo/aurora-il-community-land-trust-vede-la-luce-ma-trova-ad-aspettarlo-le-scritte-degli-antagonis.html

p.s. le scritte sui muri abbassano i prezzi delle case. E per i flâneurs più temerari, è consigliata una visita a OASI 45, in Corso Giulio Cesare 45. Là dove c’erano le Serrande ora c’è…. https://www.immobiliare.it/annunci/110882537/

p.p.s. dichiarano con questo progetto di contrastare la “grande” speculazione immobiliare… attraverso la “piccola” speculazione immobiliare. Come non apprezzare la geniale realpolitik di lorsignori!

Corso Giulio Cesare 34
Community Land Trust

LO CHIAMANO BENE COMUNE
È GUERRA AI POVERI

-filantropi +licantropi

In questo palazzo fino a pochi anni fa vivevano persone che si erano prese da sole un luogo in cui vivere fuori dalle logiche della proprietà privata, occupando, in una città in cui avere un tetto sopra la testa per molte è impossibile. Sono state sgomberate.

Oggi la Fondazione di Comunità di Porta Palazzo, grazie ai finanziamenti della Compagnia di San Paolo e di privati cittadini ed enti del terzo settore, ha comprato l’intero palazzo per 500.000 euro. Vuole ristrutturare gli appartamenti investendo 1,5 milioni di euro e venderli a famiglie selezionate dagli stessi borghesi della fondazione di comunità insieme ai padroni della città. Alcune famiglie del quartiere verranno scelte per comprare gli appartamenti facendo loro aprire un mutuo in banca. Vogliono vendere il mito della proprietà privata a chi vive in Aurora, facendo soldi con i risparmi di chi a fatica raggiunge la fine del mese. Promettono un guadagno del 2% l’anno a chi investe nel progetto, scommettendo sull’innalzamento dei valori immobiliari e del suolo, con l’appoggio del Comune e dei partiti di sinistra.

Il profitto sarà controllato da un Consiglio di Amministrazione, che promette di “riqualificare” queste strade e quindi aumentare i prezzi delle case. Immancabile la promessa di ristrutturare il palazzo aderendo al mito green e smart, che – tra pannelli fotovoltaici e videosorveglianza – significa che le case vecchie di cui Torino Nord è piena a breve non saranno più “a norma” e dovranno essere ristrutturate a caro prezzo.

Nel complesso, il Community Land Trust è una operazione per escludere gli abitanti più poveri e senza documenti dal quartiere e favorire i guadagni degli immobiliaristi e delle banche spacciandosi per “buoni”, così da sfruttare un capitale morale, mica come quel mostro di Molino (che da anni collabora con il Comune)!

Parlano di “abitare bene comune”, di “diritto alla casa” di “lotta alla gentrificazione e alla speculazione”: è guerra ai poveri. Le banche, i politici e i cittadini delle fondazioni manipolano il significato delle parole. “Nel mondo realmente rovesciato, il vero è un momento del falso”. Parlano di “co-progettazione” e “partecipazione”, in realtà vogliono cooptare gli abitanti che considerano meritevoli nel governo del quartiere, legittimando moralmente la loro speculazione. Così, le pratiche informali e illegali, come le occupazioni, che permettono a tanti, per scelta o necessità, di vivere a Torino, diventeranno ancora più difficili.

CONTRO I BENI COMUNI
CONTRO LA CITTÀ GREEN E SMART
FUORI I BUONI DAL QUARTIERE!

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Contributo da Venezia/ bilancio prima sperimentazione Ticket di accesso

Riceviamo e pubblichiamo

Contributo da Venezia/ bilancio prima sperimentazione Ticket di accesso

DEL TICKET E DELLA CITTA’

Ci siamo cascati di nuovo.
Di emergenza in emergenza, senza più riuscire a ricordare il momento in cui ogni restringimento delle libertà personali da parte di chi ci governa riusciva, se non altro, a scatenarci un moto di sdegno, fosse anche solo di borghesissima indignazione.
Senza riuscire a ricordare più l’ultimo momento in cui “tutto andava bene”.
Dagli allarmi terrorismo che ci hanno abituato a convivere con l’esercito nelle strade a una pandemia che ha reso normale, se non auspicabile, dover fornire a qualcuno un motivo valido per uscire di casa, passando per l’emergenza climatica che, ne siamo sicuri, presto
verrà usata per eliminare ulteriori spazi di agibilità tramite la  colpevolizzazione individuale per il disastro in corso.
Hai un motivo valido e certificabile per salire in auto e continuare ad inquinare?
C’è pur sempre un apparato tecno-industriale da salvare dalla sua stessa crisi, nonostante tutto.
Un sistema che, nel prossimo futuro, dovrà essere implementato per essere ancora più preciso ed efficiente, per produrre più oggetti di consumo, tecnologie di precisione, armi e strumenti di morte. E per non permettere più nessuna diserzione dal sistema stesso.
Ogni promessa di transizione va letta come la promessa che tutto resterà esattamente così com’è, ma che ci sarà sempre meno spazio per chi non vorrà, o non potrà, adeguarsi.

Tornando a noi: la giunta comunale di Venezia negli ultimi mesi si è arrogata il potere di decidere chi potrà o meno frequentare la città storica, trasformando il problema, sistemico, dell’ “overtourism” nell’ennesima emergenza da governare. Meglio se in senso autoritario e facendo fare due soldi in più ai soliti noti. Continua a leggere

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 18 luglio 2024

Zardins Magnetics di giovedì 18 luglio 2024

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Gli argomenti:

Perché occorre opporsi al pacifismo? Riprendiamo un contributo di Alfredo Maria Bonanno contro il terrore degli Stati

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