Ousmane Sylla si è suicidato ieri nel CPR di Ponte Galeria/Chiudere i lager di Stato!

Democratici Lager di Stato!

Ousmane Silla, un ragazzo della Guinea di 22 anni, si è suicidato ieri, domenica, impiccandosi, nel Cpr di Ponte Galeria qui a Roma. Si è scatenata rivolta e ribellione tra i reclusi nel centro di detenzione per questa ennesima morte e per l’esistenza stessa di questi centri in cui sono rinchiuse persone senza aver commesso nulla ma solo perché lo Stato italiano li ritiene indesiderabili.

Continuiamo a chiederci come sia possibile che la maggior parte della popolazione non si renda conto che questi centri sono dei veri e propri campi di internamento in cui ora vengono rinchiusi gli immigrati ma in cui un domani può essere rinchiuso/a chiunque sia sgradito alle così dette istituzioni democratiche.

La detenzione amministrativa è un principio aberrante che ha origine nel diritto nazista alla fine degli anni’30 del secolo scorso, ed è stato introdotto in Italia nel 1998 con la Legge Turco-Napolitano. Ha dato prova di pericolosità assoluta in tutta la normativa che negli anni si è esplicitata nelle sanzioni amministrative.

Vi riportiamo alcuni articoli che abbiamo scritto nel tempo e alla voce Cie/Cpr tante cose che è importante sapere.

I Cpr non sono un problema umanitario, sono una questione politica

Detenzione amministrativa

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Grande processo collettivo agli studenti del Liceo Virgilio di Roma

Grande processo collettivo agli studenti del Liceo Virgilio di Roma

Roma: Il «grande processo collettivo» agli studenti del Virgilio

Oggi (1 febbraio 2024) alle 14 nell’aula magna dello storico liceo Virgilio di Roma cominceranno a sfilare, per essere interrogati dal consiglio disciplinare, i 286 studenti e studentesse che la dirigenza dell’istituto ha individuato come responsabili dell’occupazione dello scorso dicembre. Di questi 239 sono minorenni e saranno accompagnati dai genitori. Comincia quindi il «grande processo collettivo» agli occupanti: centinaia di consigli disciplinari per gruppetti di due o tre studenti, una manciata di minuti a volta[…] Il documento della dirigenza indica infatti tre gradi di colpevolezza: «recidivi», «organizzatori», «iscritti al primo anno». E di conseguenza diverse sanzioni. Per gli ultimi, giudicati incapaci per la giovane età di rendersi «conto delle conseguenze del proprio comportamento», solo una nota mentre si minacciano conseguenze molto più serie per gli altri che, a causa della riforma della condotta del ministro all’Istruzione (e merito) Valditara, potrebbero arrivare alla bocciatura[…]

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Oggi al Laurentino 38 sgombero del V Ponte!!!!

Alle prime luci del giorno è stato messo in atto lo sgombero del V ponte dove vivono tre nuclei familiari, uno sgombero allinterno del progetto di così detta “riqualificazione” del quartiere che fa rima con espulsione!

Questo l’appello diffuso

Oggi – giovedì 1 febbraio –
Manifestazione al Laurentino 38
ore 17 davanti al IX municipio
via Ignazio Silone 100

IMPLORANO VOTI MA NON SI PRENDONO RESPONSABILITÀ

Chiediamo a tutta città di raggiungerci in quartiere. Le donne sgomberate questa mattina dal V ponte devono ottenere una casa, nessuna deve finire in strada.

Ater e Regione hanno mandato i loro buttafuori con scudi e manganelli per portare a termine il loro progetto di devastazione delle nostre vite, il Municipio fa muro di gomma da mesi e dopo aver prospettato solo dormitori oggi se ne lava le mani.

A noi non interessa quale ufficio, quale politico o quale bandiera di partito sia più responsabile.  Dal primo all’ultimo devono trovare una soluzione OGGI.

Vi rivolgiamo questo semplice appello: oggi venite nel nostro quartiere con la sete di giustizia sociale per tutte e tutti.

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ Giovedì 1 febbraio 2024

Zardins Magnetics di giovedì 1 febbraio 2024

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

✓ “Pensare l’impensabile – Tentare l’impossibile. A fianco di Alfredo contro l’ergastolo e il 41 bis”. Presentazione del libro a Udine

✓ Aggiornamenti sulle lotte contro la guerra e a fianco della Palestina

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

Riascolta le trasmissioni passate:
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

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Udine 3/2/24/ PENSARE L’IMPENSABILE, TENTARE L’IMPOSSIBILE

Udine 3/2/24 libreria Tarantola – presentazione volume contro ergastolo ostativo e 41 bis

L’art.41 bis dell’Ordinamento penitenziario è un dispositivo prescritto dal Ministero della Giustizia, una misura di prevenzione attuata da un organo amministrativo e non da un organo giudiziario, che prevede una serie di privazioni sensoriali, relazionali, della socialità, della lettura, per alcuni prigionieri.

Tra il 20 ottobre 2022 e il 19 aprile 2023 l’anarchico Alfredo Cospito ha attuato un lunghissimo digiuno di protesta per l’abolizione del regime di 41 bis e dell’ergastolo ostativo, per tutti i prigionieri, non soltanto per se stesso. Il movimento anarchico e antagonista ha risposto con una mobilitazione permanente, una tra le più consistenti da parte del mondo antagonista degli ultimi anni, prendendo la parola nelle strade e ovunque fosse opportuno.
Quella lotta non è conclusa, e continua ancora, con intensità diversa. Alcuni prigionieri hanno seguito l’esempio di Alfredo, qualcuno è stato lasciato morire nel silenzio, il compagno stesso ne ha accennato nella sua dichiarazione all’udienza del 19 giugno 2023. Qualcun altro, come Domenico Porcelli, in seguito al suo sciopero della fame, è stato scarcerato, il 21 novembre 2023.

Allo Stato e ai padroni, che esigono siano tutelati i loro privilegi, non occorrono solo le armi della repressione statale più scontate, dagli apparati polizieschi-giudiziari a quelli burocratici-penitenziari. Esiste anche tutta una retorica e una propaganda che devono rendere pacifico e accettabile tutto questo, dai giustizialisti alla Travaglio fino ai “buoni” alla Ciotti, esponenti di parti di questa società che promuovono l’omertà di Stato sul 41 bis. Per questo crediamo sia importante portare l’interesse per questa tematica fuori da contesti nei quali tali questioni sono già regolarmente affrontate, e abbiamo scelto di presentare il volume in una libreria cittadina.
Alla presentazione sarà presente la co-autrice
Avv. Maria Teresa Pintus


Assemblea permanente
contro il carcere e la repressione
del Friuli e di Trieste

liberetutti@autistiche.org

Associazione “Senza sbarre”
c.p.129, 34121 Trieste

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ALLARME ROSSO!3/ Installato primo impianto cerebrale su un essere umano

Installato primo impianto cerebrale su un essere umano

Stati Uniti:  Elon Musk ha comunicato che Neuralink, l’azienda di neurotecnologie  di cui è stato co-fondatore nel 2016,  ha installato il primo impianto cerebrale in un essere umano. Obiettivo è mettere in comunicazione cervello e computer.  Musk non è il  solo a sperimentare sistemi di così detta interfaccia cervello macchina, anche la Synchron australiana nel luglio 2022 aveva impiantato un dispositivo in un paziente statunitense. Gli Stati Uniti infatti danno l’approvazione per testare impianti cerebrali su esseri umani volontari.

Chiaramente tutto questo viene propagandato con le solite motivazioni nobili come curare malattie gravi come la SLA e il Parkinson e/o potenziare le capacità umane, ma l’obiettivo vero e inconfessabile è che questo permette la modificazione ed il controllo degli esseri umani.

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Streghe Isteriche Untrici/ Il ruolo della medicina nella repressione delle donne

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27 gennaio a Roma/ Corteo spontaneo a Torpignattara per la Palestina!

27 gennaio 2024 a Roma

Corteo spontaneo a Torpignattara per la Palestina!

Sanzionato Mc Donald’s all’angolo con via Casilina.

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27 gennaio Giornata della memoria: di cosa? di chi? per chi?

27 gennaio Giornata della memoria: di cosa? di chi? per chi?

 “ Ciò che il borghese del XX secolo, tanto distinto, tanto umanista e tanto cristiano, non riesce a perdonare a Hitler, non è il crimine in sé, l’umiliazione dell’uomo in sé, ma il crimine contro l’uomo bianco, il fatto di aver applicato all’Europa procedimenti colonialisti, riservati, fino a quel momento, agli arabi d’Algeria, ai coolies dell’India e ai neri africani.” (  Aimé Césaire, Discours sur le colonialisme-1955)

Da Bandung a Sirte

da Il sociale è il privato di Elisabetta Teghil del 14/11/2011 pp.132-142

“ Falsa ingenuità, fuga, malafede, solitudine, mutismo, complicità rifiutata e, insieme, accettata, è questo quello che abbiamo chiamato, nel 1945, la responsabilità collettiva. All’epoca non era necessario che la popolazione tedesca sostenesse di aver ignorato l’esistenza dei campi.” Ma andiamo” dicevamo, “Sapevano tutto!” Avevamo ragione, sapevano tutto, e soltanto oggi siamo in grado di comprenderlo: perché anche noi sappiamo tutto……..Oseremo ancora condannarli? Oseremo ancora assolverci?
(J.P.Sartre 
“Vous étes formidables” Gallimard 1962 sulla guerra d’Algeria)

Dal 18 al 24 aprile del 1955 si svolse a Bandung, stazione climatica di Giava, in Indonesia, la conferenza che radunò i rappresentanti delle nazioni che, da allora, furono chiamate “terzo mondo”, conferenza che prese il nome proprio dalla città.

Alcuni partecipanti erano già al potere nei loro paesi come il cinese Chou En-Lai, lo jugoslavo Tito, l’egiziano Nasser, l’indiano Nehru e l’indonesiano Sukarno. Altri combattevano ancora per l’indipendenza come l’FNL algerino, il Neo-Destur in Tunisia e l’Istiqlal in Marocco. In totale, 29 Stati e trenta movimenti di liberazione nazionale, tutti territori che ,per molto tempo, erano stati solo macchie colorate sulle carte geografiche che rappresentavano gli imperi coloniali.

Un anno prima, con la vittoriosa battaglia di Dien Bien Phu, i popoli colonizzati avevano avuto la loro Valmy. Leopoldo Senghor parlò a tale proposito di “liberazione dai ceppi” e Nasser disse “ Cessa di chinare il capo, fratello mio, i tempi dell’umiliazione sono finiti”.

La conferenza di Bandung fu un’aurora per i popoli assoggettati.

Si entrava nell’era postcoloniale.

E’ di pochi giorni fa la conquista di Sirte da parte delle truppe inglesi e francesi, coadiuvate da quelle qatariote, con la cattura di Gheddafi da parte di unità speciali britanniche, la sua consegna agli ascari locali con relativo linciaggio ripreso dagli ufficiali inglesi e mandato in giro per il mondo a monito terroristico.

Da Bandung a Sirte l’epoca postcoloniale sarà caratterizzata da guerre civili, interetniche, religiose, promosse dai paesi occidentali, sarà rovesciato Thomas Sankara, ucciso Che Guevara e Ben Barka, saranno scatenati gli ascari locali con l’aiuto del Sudafrica contro il Mozambico e l’Angola, saranno fatti colpi di Stato in Cile, Argentina, Brasile………Ai popoli del terzo mondo non sarà risparmiato niente. Continua a leggere

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Rompere il monopolio della memoria nell’Occidente guerrafondaio

Rompere il monopolio della memoria nell’Occidente guerrafondaio

di Nicoletta Poidimani

Non intendo dilungarmi sulla miseria di chi da decenni vorrebbe ingabbiarci in una memoria acritica e a senso unico.

Storia e memoria vanno di pari passo, soprattutto quando la storia non è quella scritta dai vincitori e quando è fatta anche da cronache quotidiane di massacri trasmessi in tempo reale.

Vorrei fornire solo alcuni dati attuali, che parlano da sé.
Ma, prima di tutto, una domanda, per dare corpo a quei dati: il “mai più” che si va ripetendo per legge e fino alla nausea da anni, significa “mai più per nessuno” o “mai più solo per alcuni”?

Primo dato: le comunità ebraiche in Italia chiedono che domani, 27 gennaio, siano vietati i cortei per la Palestina, caso mai qualcuno si azzardasse a strappare loro il monopolio del genocidio e della relativa memoria. Eppure la modernità si apre con un immane genocidio: quello dei popoli nativi delle Americhe, di cui ne sono state sterminate decine di milioni in pochi decenni. Un genocidio coloniale, al quale ne sarebbero seguiti altri e poi altri ancora, fino a quello attuale in Palestina. Di quanti di questi genocidi abbiamo sentito parlare? Quanti ne vengono ricordati nelle scuole? (domanda, ovviamente, retorica…) Continua a leggere

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Domani 27 gennaio 2024 in piazza per la Palestina!

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 25 gennaio 2024

Zardins Magnetics di giovedì 25 gennaio 2024

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

La memoria è per l’azione nel presente:

contro ogni oppressione, contro il genocidio del popolo palestinese da parte dello Stato d’Israele – con la complicità dello Stato italiano – razzista ed assassino, contro CPR, deportazioni e frontiere. Contro la repressione, a fianco di Juan, Stecco, Alfredo e di tutte le prigioniere e i prigionieri anarchiche/i e rivoluzionarie/i.

Per mille motivi e per l’anarchia!

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

Riascolta le trasmissioni passate:
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

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ALLARME ROSSO! 2/ Missione militare UE nel Mar Rosso

Missione militare UE nel Mar Rosso

E’ stato deciso dall’Unione europea l’avvio di una missione militare nel Mar Rosso denominata Aspis, una missione difensiva ma con l’uso della forza (sic!) come dichiarato dal ministro degli Esteri Tajani, per difendere il traffico mercantile dagli attacchi degli Houthi che, in appoggio alla resistenza palestinese, prendono di mira navi statunitensi, israeliane e/o che hanno rapporti con questi Stati. Francia, Germania e Italia si sono dichiarate disponibili a prendersi in carico questa missione. Va da sé che è chiarissimo che le conseguenze ci coinvolgeranno direttamente.

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ALLARME ROSSO!/ Una nuova rubrica

Allarme Rosso

Inauguriamo una nuova rubrica, Allarme Rosso, che conterrà notizie particolarmente significative riguardo al progetto del capitalismo neoliberista di trasformazione totale della società. Questo progetto si muove su più fronti e tende a far passare tutta una serie di eventi, di attività, di scelte, di leggi…come slegate e appartenenti ad ambiti molto diversi mentre l’obiettivo è unico ed è quello di trasformare la nostra vita in un grande carcere a cielo aperto da cui non possiamo sfuggire e a cui non possiamo ribellarci, di tradurre in profitto ogni più piccolo aspetto della nostra esistenza, di fare della guerra sul fronte interno ed esterno la condizione esistenziale normale, di escludere dal consesso civile ogni essere umano non in linea con gli obiettivi che il sistema si propone…allora pensiamo che sia particolarmente importante legare tra loro  tutti questi elementi per non accorgerci troppo tardi di quello che sta succedendo.Per un inquadramento generale Impedire che il cerchio si chiuda

IT-alert: dal 22 gennaio nuovi test

qui il comunicato dal sito della Protezione civile https://www.protezionecivile.gov.it/it/comunicato-stampa/it-alert-dal-22-gennaio-nuovi-test-rischio-nucleare-industriale-e-dighe/

IT-alert è una comunicazione di allerta che arriva in automatico sugli smartphone in caso di avvenimenti gravi per mettere in allarme la popolazione e non si riesce a disattivare. Abbiamo già parlato di questo meccanismo qui  e qui quando sono state fatte le prime, chiamiamole così, esercitazioni. E’ uno strumento molto pericoloso perché può spingere la gente ad obbedire ad un controllo di massa in caso di paventato pericolo.

I nuovi test partiranno da domani 22 gennaio fino al 26  diversificati per regioni . Gli allarmi questa volta riguardano <il collasso di una grande diga, un incidente industriale rilevante e, per la prima volta, un incidente nucleare oltre i confini nazionali> Quest’ultimo caso in particolare, oltre alla questione in sé, ci ha messo in allarme rosso: perché un incidente nucleare? per abituarci all’idea? perché la guerra può prendere questa piega?…

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4 febbraio 2024 a Firenze/ Stato di emergenza/ Obblighi, repressione, controllo sociale

Saremo all’incontro di Firenze come Assemblea romana contro il green pass

La vicenda del Covid-19 ha scompaginato l’intera esistenza sociale come un castello di carte, diffondendo ovunque paura e disorientamento. I movimenti di trasformazione sociale – compresi quelli di ispirazione libertaria – non ne sono stati risparmiati. Se rimuovere quanto è successo sarebbe semplicemente imperdonabile, è necessario fare un ragionamento su come è andata e su come continua ad andare, con un controllo sociale – e tecnologico – montante che va ben oltre la già gravissima sperimentazione del green pass (ancora nei piani di un certo padronato internazionale). E’ stato fatto tutto quello che si poteva (e si doveva!) fare? Nient’affatto. Ma dire che non è stato fatto nulla non è vero, si finisce per dipingere la realtà più brutta di quello che è (e lo è, brutta…), diffondendo sconforto e quindi disarmando davanti a un futuro… tutto da affrontare.

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