27 gennaio Giornata della memoria: di cosa? di chi? per chi?
“ Ciò che il borghese del XX secolo, tanto distinto, tanto umanista e tanto cristiano, non riesce a perdonare a Hitler, non è il crimine in sé, l’umiliazione dell’uomo in sé, ma il crimine contro l’uomo bianco, il fatto di aver applicato all’Europa procedimenti colonialisti, riservati, fino a quel momento, agli arabi d’Algeria, ai coolies dell’India e ai neri africani.” ( Aimé Césaire, Discours sur le colonialisme-1955)
Da Bandung a Sirte
da Il sociale è il privato di Elisabetta Teghil del 14/11/2011 pp.132-142
“ Falsa ingenuità, fuga, malafede, solitudine, mutismo, complicità rifiutata e, insieme, accettata, è questo quello che abbiamo chiamato, nel 1945, la responsabilità collettiva. All’epoca non era necessario che la popolazione tedesca sostenesse di aver ignorato l’esistenza dei campi.” Ma andiamo” dicevamo, “Sapevano tutto!” Avevamo ragione, sapevano tutto, e soltanto oggi siamo in grado di comprenderlo: perché anche noi sappiamo tutto……..Oseremo ancora condannarli? Oseremo ancora assolverci?
(J.P.Sartre “Vous étes formidables” Gallimard 1962 sulla guerra d’Algeria)
Dal 18 al 24 aprile del 1955 si svolse a Bandung, stazione climatica di Giava, in Indonesia, la conferenza che radunò i rappresentanti delle nazioni che, da allora, furono chiamate “terzo mondo”, conferenza che prese il nome proprio dalla città.
Alcuni partecipanti erano già al potere nei loro paesi come il cinese Chou En-Lai, lo jugoslavo Tito, l’egiziano Nasser, l’indiano Nehru e l’indonesiano Sukarno. Altri combattevano ancora per l’indipendenza come l’FNL algerino, il Neo-Destur in Tunisia e l’Istiqlal in Marocco. In totale, 29 Stati e trenta movimenti di liberazione nazionale, tutti territori che ,per molto tempo, erano stati solo macchie colorate sulle carte geografiche che rappresentavano gli imperi coloniali.
Un anno prima, con la vittoriosa battaglia di Dien Bien Phu, i popoli colonizzati avevano avuto la loro Valmy. Leopoldo Senghor parlò a tale proposito di “liberazione dai ceppi” e Nasser disse “ Cessa di chinare il capo, fratello mio, i tempi dell’umiliazione sono finiti”.
La conferenza di Bandung fu un’aurora per i popoli assoggettati.
Si entrava nell’era postcoloniale.
E’ di pochi giorni fa la conquista di Sirte da parte delle truppe inglesi e francesi, coadiuvate da quelle qatariote, con la cattura di Gheddafi da parte di unità speciali britanniche, la sua consegna agli ascari locali con relativo linciaggio ripreso dagli ufficiali inglesi e mandato in giro per il mondo a monito terroristico.
Da Bandung a Sirte l’epoca postcoloniale sarà caratterizzata da guerre civili, interetniche, religiose, promosse dai paesi occidentali, sarà rovesciato Thomas Sankara, ucciso Che Guevara e Ben Barka, saranno scatenati gli ascari locali con l’aiuto del Sudafrica contro il Mozambico e l’Angola, saranno fatti colpi di Stato in Cile, Argentina, Brasile………Ai popoli del terzo mondo non sarà risparmiato niente. Continua a leggere→