Riceviamo da Trieste e pubblichiamo
I FATTI CHE NON SUSSISTONO E QUELLI CHE SUSSISTONO
Oggi ( lunedì 29 luglio n.d.r.) il tribunale di Trieste ha assolto le cinque persone portate a
processo perché accusate di aver violato il divieto a manifestare in
centro città, in vigore dal primo novembre 2021 al primo maggio 2022.
L’assoluzione è stata con formula piena: “il fatto non sussiste”. Il
presidio di oggi, davanti al tribunale, si è inevitabilmente concluso
con un brindisi. Ma certi fatti sussistono eccome. Sussiste il fatto dei
processi politici imbastiti per colpire la mobilitazione contro il green
pass, che spesso non reggono nelle aule giudiziarie. Sussiste il fatto
che dall’infame emergenzialismo “covid” non si è tornati del tutto
indietro, ad esempio sul diritto a manifestare, ancora conculcato e
represso. Sussiste il fatto che in Palestina si sta consumando un
genocidio spalleggiato anche dal governo italiano. Sussiste il fatto che
mentre la sanità pubblica è sempre più saccheggiata, siamo ormai giunti
al nono pacchetto di armi italiane a Zelensky. Sussiste il fatto che la
Nato e l’Unione Europea ci stanno trascinando verso la terza guerra
mondiale. Sussiste il fatto che mentre la maggioranza dei cittadini
soffre, qualcuno sta guadagnando enormemente da tutto ciò.
La guerra, l’autoritarismo e l’oppressione sussistono eccome, a noi il
compito di tradurre in fatti la nostra volontà di pace, libertà e
giustizia.
AVANTI NELLA RESISTENZA!