“Cambiano le maschere su uno stesso volto….”
Nel Parlamento europeo è stata presentata lo scorso dicembre una risoluzione di Edite Estrela del gruppo Socialisti & Democratici per il riconoscimento dell’aborto come “diritto umano” delle donne da garantire “sicuro e legale” in tutti i paesi dell’Ue.
La risoluzione non è passata per l’astensione voluta e consapevolmente determinante delle eurodeputate e degli eurodeputati del PD.
Questo permette alla Spagna di proporre e mandare all’approvazione una legge fortemente limitativa dell’aborto senza entrare in contrasto con la normativa europea, come infatti si vantano a gran voce i siti cattolico-integralisti.
Il Pd che in Europa ha sabotato e impedito l’approvazione di una risoluzione che non solo prevedeva la liceità dell’aborto, ma soprattutto un principio che salvaguardava la salute e il diritto all’autodeterminazione delle donne, oggi, attraverso le sue componenti femminili, cavalca addirittura in Italia le manifestazioni contro la proposta di legge sull’aborto presentata in Spagna.
Un’operazione che si ripete. Le responsabilità vengono scaricate altrove , in altri paesi o nel passato.
Con la gran faccia tosta che lo distingue, il Pd ,non solo ha fatto passare negli anni, con i suoi governi Amato…D’Alema…Prodi… che si sono susseguiti e con quelli che ha imposto con la complicità del presidente della repubblica, vedi Monti, leggi liberticide, aggressioni come quella alla Jugoslavia, creazione dei cpt/cie, limitazione del diritto di sciopero, affossamento dei diritti acquisiti in anni di lotte nel modo del lavoro, smantellamento dello stato sociale…e mi fermo qui, non solo dicevo è stato l’autore e il partito trainante di tutto questo, ma, per motivi elettoralistici e di comodo, continua a porsi come democratico e di sinistra e con la impunità il governo Letta ci ha propinato la legge contro il femminicidio che altro non è che un pacchetto sicurezza che strumentalizza un dramma reale per reprimere ogni forma di dissenso a partire dalla lotta della Val di Susa.
Ed ora usa lo stesso giochino fatto con SNOQ, si nasconde dietro una sigla ad hoc, sfrutta le rivendicazioni delle donne di cui è l’affossatore e se ne presenta attraverso le sue componenti femminili, come il paladino.
Ed ora alcune in buona fede ed altre con la prospettiva della promozione sociale e della cooptazione, come è avvenuto per le donne di SNOQ che ora affollano il parlamento e sostengono il governo Letta, cavalcano l’iniziativa “Io decido”, un fiume di strumentalizzazione in cui affogano speranze, sogni , prospettive di una vita affrancata dal patriarcato e che sfocia nel mare del PD, il partito del neoliberismo a cui porta acqua e sostegno.
Abbiamo tolto la maschera a SNOQ, ma gli stessi volti ora ne hanno indossata un’altra, quella di “Io decido”. Come abbiamo fatto in quell’occasione, anche qui ribadiamo che noi non aderiamo e non partecipiamo.
Rivendichiamo la nostra alterità, la fedeltà ai nostri sogni e alle nostre lotte.