Natività?

NATIVITA’?

di Nicoletta Poidimani

Alcuni giorni fa una donna palestinese prossima al parto stava cercando di raggiungere a piedi un ospedale, nel pieno delle doglie, sventolando una bandiera bianca. Un cecchino israeliano l’ha ammazzata per strada. Non è la prima e, purtroppo, non sarà l’ultima.

Quest’anno a Betlemme hanno deciso di non festeggiare il natale in solidarietà alla popolazione della striscia di Gaza e una chiesa luterana ha allestito un presepe col neonato Gesù sopra un cumulo di macerie.

Ma diciamocelo chiaramente: se Gesù Cristo nascesse domani non potrebbe nemmeno sperare di vivere 33 anni ma, se va bene, 33 giorni – o forse soltanto 33 minuti…

Evito di dilungarmi sull’ipocrita risalto dato dal manistream nostrano alla nascita di una bimba palestinese sulla nave militare Vulcano: l’Italia, come tutti i paesi servi degli USA, è complice del genocidio a Gaza e in Cisgiordania e non può sperare di nascondere, dietro il volto della neonata Ilin, le mani da cui gronda il sangue di oltre 20mila palestinesi.

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