“Filo rosso”
Alcuni docenti della scuola italiana, sulla base di logicissime considerazioni che vedono un tragico passato riproporsi con arrogante ferocia dinanzi ai nostri occhi, hanno suggerito di testimoniare l’orrore socio-politico di quest’ultimo anno attraverso un’iniziativa. Ve la proponiamo:
“Il 27 gennaio di ogni anno nelle scuole si tengono lezioni e conferenze in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. Ovvero di chi venne discriminato dal regime e di chi si oppose ad esso.
Nella situazione attuale, che vede perpetrare ai danni degli studenti la più grave discriminazione dal tempo delle leggi razziali, tutto ciò ha il sapore di una recita ipocrita e di una beffa crudele. Molti ragazzi si troveranno a seguire le celebrazioni in didattica a distanza e in quarantena, in quanto allontanati da scuola solo perché si sono opposti a una legge discriminatoria.
Per questo proponiamo una forma di protesta, pacifica ma visibile, nei confronti di questi inaccettabili provvedimenti. Si tratta di non mandare a scuola bambini e ragazzi giovedì 27 gennaio e di giustificare l’assenza con la seguente dicitura:
Assente, nel Giorno della Memoria, per protesta nei confronti delle gravissime discriminazioni previste dai recenti provvedimenti legislativi.
Come scriveva Primo Levi, in ogni situazione “una facoltà ci è rimasta, e dobbiamo difenderla con ogni vigore perché è l’ultima: la facoltà di negare il nostro consenso”.
Si tratta di una protesta semplice, ma che, se effettuata da un numero consistente di genitori, potrebbe forse aiutare a sollevare il velo di silenzio in cui si sta consumando l’inaccettabile discriminazione di bambini e ragazzi nelle scuole italiane.
Vi invitiamo, perciò, a condividere e promuovere la proposta.”