Report del presidio al CPR di Ponte Galeria di domenica 10 febbraio

Riceviamo e pubblichiamo 

Report del presidio a Ponte Galeria di domenica 10 febbraio 2019

Nella giornata di domenica 10 Febbraio, una quarantina di solidali si sono recate davanti alle mura del CPR di Ponte Galeria per portare solidarietà alle donne recluse nel centro. Il presidio si è svolto senza particolari tensioni.

Si sono succeduti interventi in diverse lingue che hanno tentato di raccontare le varie forme di resistenze messe in campo dai reclusi negli altri centri di detenzione per persone migranti, in italia e in altri paesi. Verso il finire del concentramento si è provato ad avvicinarsi alle mura del CPR per poter sentire meglio le grida che giungevano dall’interno. Prontamente le cosiddette forze dell’ordine si sono schierate sulla strada impedendo di avvicinarsi alle mura. Anche questa volta la digos, che imponeva di arretrare, ha visto le sue parole perdersi nel vento.

Gli interventi e i cori sono continuati, ma non è stato possibile il consueto lancio di palline contenenti il numero di telefono da far arrivare alle recluse, il numero è stato comunque più volte ripetuto dal microfono. Le urla da dentro hanno colmato il vuoto delle difficili e rade comunicazioni telefoniche. Evidentemente le minacce di ritorsioni continuano e le donne non si sentono tranquille nel comunicare con noi.

Oltre a questo ci è stato comunicato che il cancello del cortile interno era stato chiuso; la nostra presenza davanti alle mura di quel lager viene utilizzata come pretesto per aumentare la violenza agita sui corpi delle donne recluse, ostacolando la complicità e la comunicazione.

Sono stati raccontati gli episodi di resistenza che compongono la lotta, come quanto accade a Torino, dove nei giorni scorsi la repressione contro chi si oppone a gabbie e frontiere è stata dura.

Sono 6 gli/le arrestat* con l’accusa di associazione sovversiva nell’operazione Scintilla. Altri 10 sono stati invece fermati dopo i cortei che si sono svolti nei giorni scorsi a seguito della fiera resistenza portata avanti dalle compagnx e sappiamo che l’accusa che gli vogliono imputare è di devastazione e saccheggio.

In serata nel quartiere di Torpignattara c’era gente arrabbiata che urlava contro le frontiere e le galere, che ha lasciato un pò di colore e calore in una zona dove la gentrificazione e la guerra ai poveri è il pane quotidiano.

A quanto pare non si vuole più restare a guardare di fronte allo stato che attacca.

Come dicono i muri della città già da giovedì notte (giorno dei primi arresti a torino e dell’inizio dello sgombero dell’asilo) non possono fermarci! Infatti ogni mattina ci svegliamo con nuove scritte in solidarietà e complicità con le arrestatx a Torino.

NO NATIONS NO BORDERS

FUCK LAW AND ORDER

Nemiche e nemici delle frontiere

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