Roma – Sabato 13 maggio presidio al CPR di Ponte Galeria
Il 12 maggio 1977 Giorgiana Masi muore assassinata per mano dello Stato. Quarant’anni dopo lo stesso Stato continua ad agire la sua violenza e militarizzare i territori strumentalizzando anche la violenza sulle donne, sulle quali poi riversa invece tutta la sua brutalità; con i rastrellamenti continui per le strade, chi non ha i documenti ogni giorno viene rinchiusa nel CPR (ex CIE) di Ponte Galeria dove, privata della libertà, è costante oggetto di soprusi e minacce. Da Ponte Galeria partono numerosi voli di deportazione verso i Paesi d’origine, che riconsegnano queste donne alla violenza da cui erano scappate.
A Ponte Galeria, l’unico CPR in Italia con una sezione femminile, alcune donne, persino minori, sono recluse anche per aver avuto il coraggio di denunciare il compagno violento o un patrigno che le opprimeva. Per lo Stato la loro condizione di irregolarità o l’impossibilità di dimostrare la minore età ha più valore della loro richiesta di aiuto e necessitá di autodeterminarsi. La sinistra democratica al Governo emana norme di segregazione e discriminazione razziale e concede spazi sempre più ampi alle dimostrazioni di forza dell’estrema destra xenofoba.
A questo Stato democraticamente fascista, razzista e machista e a tutti i lager di Stato noi continuiamo a opporci ogni giorno. Siamo e saremo sempre al fianco delle detenute sostenendo la loro lotta per riconquistare la libertà.
Contro ogni confine, galera e oppressione.
nemiche e nemici delle frontiere