Un incontro felice e fecondo

Grazie alle Dumbles per un incontro felice e fecondo!

elisabetta

dumbles

Grup di ricerche feminis furlanis libertaris

La trama sotto la loggia

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Dunque ieri eravamo a Udine sotto la Loggia del Lionello, non potendo essere nel posto dove avremmo voluto essere per colpa del braccino armato istituzionale che avversa ogni tensione libertaria salvo lasciare libero corso a quella neonazista …. insomma, ieri eravamo sotto la Loggia con Elisabetta Teghil nostra ospite per un dialogo, confronto, dibattito intorno ai CIE.
Un giro interessante guardandoli un po’ da dentro come luoghi di non vita e di  sospensione ed arbitrarietà del diritto,  nella convinzione che il miglior miglioramento, la prima istanza da mettere in campo è la chiusura perchè tutte le altre richieste, se pur legittime spesso legittimano i loro ideatori a renderli socialmente più accettabili.
Perché guardati da fuori e da lontano nella loro origine e nel loro divenire i CIE sono la continuazione di tutte le colonizzazioni europee con altri mezzi, sono il paradosso dell’espulsione attraverso il confinamento, sono l’estensione di confini dentro la città per l’omologazione e la purificazione della popolazione da soggetti non riducibili alla sovranità statale alla quale potranno eventualmente avere accesso solo dopo aver pagato lo scotto della dis-identità soggettiva.
Un giro fatto da Elisabetta guardando alla esperienza di lotta collettiva femminista e lesbica al CIE di Ponte Galeria e al neoliberismo come matrice dei lager del  ventunesimo secolo e dell’imbarbarimento sociale che permea anche la tragica insolubilità  dei microdissidi quotidiani; un giro fatto da noi guardando anche oltre il neoliberismo, alla necessità di un pensiero che coniughi l’essere quello che si è con il territorio nel quale si vuole vivere non segnato da confini   reali o virtuali, da confini di Stato, e  da colonizzazioni -preesistenti al neoliberismo-, da nazionalismi guerreggiati ma mai risolti…
Ma qui si aprono altri percorsi di ragionamento fecondi di pensiero e confronto, altre trame da mettere in campo perché con Elisabetta, siamo pienamente convinte e concordi, occorre tramare e costruire vie di fuga.

Di seguito alcune immagini dell’incontro. Seguirà un’altra puntata? Probabilmente sì.

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